ELITE_UNDER23
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2010-06-20 - TOSCANA
- GAIOLE IN CHIANTI (SI) GIROBIO 2010 di Km. 153,600 |
GIRO BIO - Diretta web nona tappa - Live 9th stage DIRETTA WEB (VERSIONE ITALIANO) - LIVE RACE (ENGLISH VERSION) Matteo Rabottini protagonista sulle strade bianche. A Carlos Betancur il Giro Bio Si e' conclusa da poco la seconda edizione del Giro Bio sotto l'insegna dei colori colombiani con Carlos Betancur mattatore. L'epilogo della tappa finale del giro dedicata al campione Gino Bartali, ha visto il bel successo allo sprint nella volata a sette di Matteo Rabottini figlio d'arte, tricolore su strada Under 23 a Imola l'anno scorso, autore quest'oggi di una gara magistrale; rimasto costantemente all'attacco, una volta raggiunto ha saputo imporsi sullo svizzero Roman Beney e Gabriele Pizzaballa (Team Palazzago). Cosi' Rabottini, Elite della Aran - D'Angelo & Antenucci, ha realizzato la sua terza vittoria stagionale, la piu' bella, dopo Fermo e Corridonia, proprio alla vigilia del suo passaggio tra i professionisti del Team Lampre Farnese, a indicare l'ottimo tasso tecnico dei protagonisti di questa corsa a tappe. Proprio per questo ritengo giusto citare altri corridori in evidenza sullo sterrato toscano quali Stocco,Trentin, Owsian, lo stesso Santoro, Pizzaballa, lo svizzero Beney ed il piu' generoso, Manuele Boaro, veneto della Trevigiani, ottimo passista, suo il Liberazione 2007, che ha quest'oggi iniziato a giocare le sue carte gia' al chilometro 27 cercando le piu' svariate soluzioni fino alle battute finali della corsa. Piu' in generale parliamo di corridori che avevano ancora energie da spendere nel turno conclusivo di una delle piu' dure corse a tappe della stagione, a riprova di una raggiunta maturita' ciclistico atletica. Certamente a loro, come ad altri primattori di giornata omessi unicamente per brevita' di commento, va un plauso per aver oggi arricchito della loro combattivita' questa competizione internazionale. Autorevole il finale di giro ad opera di Carlos Betancur che giocando di rimessa con il suo squadrone ha agevolmente controllato quella che poteva essere una tappa da giocare solo per posti del podio a lui vicini. Per cui Edward Beltran, del quale abbiamo parlato poco, da Franco Gini assurto al ruolo di luogotenente del connazionale leader, ha conquistato la piazza d'onore di un podio sul quale e' salito anche Antonio Santoro, riuscendo finalmente a conquistare il terzo gradino grazie ai risultati brillanti conseguiti nelle ultime due tappe ed in piu' tanta regolarita' di risultati su tutti i terreni; se vogliamo questa conquista del ragazzo diretto da Di Fresco e' tra le novita' piu' interessanti per quanto concerne la classifica generale. Il punto Nell'osservare i contenuti attinenti al Giro Bio 2010, i risultati partono da lontano, ovvero su cio' che gli organizzatori hanno definito spirito etico della corsa sul quale i ragazzi, rispondendo alla chiamata di Giancarlo Brocci, hanno aderito. Consapevoli del privilegio di partecipare ad una importante rassegna in chiave professionistica, con la determinazione che si addice ad un vero sportivo, si e' dato origine collettivamente a quel motore agonistico che e' stato l'elemento fondante della competizione nel suo spessore tecnico. I corridori ci hanno insegnato quale talento serva per restare li' a lottare giorno dopo giorno; medie elevate tappa dopo tappa, nella pioggia, tra le piu' disparate condizioni atmosferiche. Nei piu' stretti risultati agonistici, la cronometro in terra marchigiana e la temuta prova finale sulle strade bianche non sono stati determinanti per la classifica, per cui il giro ha espresso il suo verdetto sulle salite di Gallio Melette e Cima Montegrappa, traguardi siglati entrambi da Betancur davanti a Beltran, uno due secco a sgombrare il campo da altre possibili ipoteche sul risultato finale del Giro Bio. Ma anche Winer Anacona e il venezuelano Jonathan Monsalve hanno dato risalto ad un dominio sudamericano nei pronostici, ma non cosi' rilevante. Un po' spiazzate percio' alcune formazioni venete e lombarde molto attese, va da se l'espulsione della Lucchini Unidelta, le quali hanno svelato una De Nardi Colpack vittoriosa e brillante, poi Gabriele Pizzaballa (Palazzago) sempre davanti a lottare e i successi di tappa Marchiol con Gianluca Leonardi e Casati NGC Perrel per merito di Andrea Guardini, ma una Zalf Desiree anacronisticamente senza successo di tappa. L'assenza di una compagine belga al via, l'esclusione di quella russa, il giro in sordina degli spagnoli, la volitiva Gran Bretagna di Sciandri, la relativa incisivita' della formazione svizzera, hanno fatto si che il contributo tecnico delle vicine formazioni europee sia rimasto sottotono, apparte la notevole crono dello specialista olandese Tom Dumoulin, oltre alla presenza molto combattiva di Piotr Gawronski, polacco della Mgkvis Norda Pacific, poi cosretto al ritiro e Ronan Van Zandbeek olandese. Mentre il successo a Vitolini dell'accoppiata Mastromarco Chianti Sensi, Monsalve - Santoro, ha invece riportato un significato alla partecipazione del movimento toscano alla maggiore corsa a tappe italiana per Dilettanti Under 27. Ferruccio Possenti |
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